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LABORATORIO VENTURELLI: “COME UN’ORCHESTRA”

ORCHESTRA

(BAMBINI MEDI E GRANDI)

Abbiamo sviluppato un percorso didattico con il Metodo Venturelli, pensato per aiutare a

  • prevenire le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo
  • limitare il ricorso alle strategie dispensative e compensative
  • potenziare le competenze in un approccio unitario che favorisce l’interdisciplinarietà
  • promuovere la formazione completa del bambino in tutte le aree di esperienza e di apprendimento,

partendo dal corpo vissuto per arrivare all’astrazione.

Il Metodo Venturelli offre, dunque, un percorso unitario di preparazione e rieducazione dei requisiti necessari all’apprendimento di lettura, scrittura e far di conto, partendo dagli effettivi bisogni e degli stadi di sviluppo di ogni bambino.

Il Metodo Venturelli pone il focus su consapevolezza, competenza e processo.

Ad esempio, si presta attenzione alla presa della mano e a come i bambini ritagliano più che al risultato finale del ritaglio in sé, così come nelle attività grafiche si parte dall’interiorizzazione di come si esegue il gesto che porta alla realizzazione di una determinata forma, piuttosto sulla copiatura della forma stessa.

Tale metodo si avvale di una proposta positiva e ludica, che stimola a realizzare al meglio il potenziale di ogni bambino attraverso esperienze del fare che mettono in gioco i sensi, associati alla motricità per portare poi alla coscienza di sé e del proprio corpo.

Ogni stimolo viene trasmesso con attività ludiche: il gioco, infatti, è il più efficace “lavoro” del bambino.

Il processo è graduale e sistematico: si tende, quindi, a creare l’abitudine ai gesti, partendo dalla motricità globale, passando per spazialità, postura, direzione e prossemica per arrivare alla motricità fine.

 

 

 

Tali concetti vengono sviluppati generalizzandoli a tutte le esperienze vissute a scuola, a partire dalle routine.

Difatti, lo spazio del foglio, la lunghezza del tratto, l’impugnatura della matita, la posizione del corpo mentre si disegna vengono raggiunti più facilmente se si è acquisita la consuetudine a tenere in mano le posate o a coordinare i movimenti durante i giochi motori strutturati. (cit. Alessandra Venturelli)

 

A CASA COME A SCUOLA…

Per queste ragioni verrà chiesta la collaborazione della famiglia per far trovare al bambino continuità con la scuola.

Non chiediamo di diventare esperti del Metodo, ma di provare anche a casa a seguire delle semplici indicazioni per portare i bambini ad acquisire buone abitudini. Tali buone abitudini, se richieste con costanza dall’inizio della scuola dell’infanzia, guidano i bambini verso automatismi funzionali di postura e presa degli strumenti che faciliteranno poi gli apprendimenti grafici futuri e promuoveranno tutto il benessere psicofisico del bambino, con modalità continuativa e costante, fonte di sicurezza.

Per aiutare i bambini ad avere consapevolezza del proprio corpo e di quello dell’altro, della loro capacità e delle loro mani, è necessario far esperire attività, come lavarsi le mani, mangiare da soli, vestirsi da soli, allacciarsi le scarpe, utilizzare in modo consono i materiali proposti e i giochi, azioni di routine quotidiane.

In poche parole: azioni abitudinarie, conosciute, rassicuranti, facili, di collaborazione, utili allo sviluppo delle loro autonomie e di una conseguente loro buona autostima.