“Accogliere un bambino nella Scuola dell’Infanzia significa molto più che farlo entrare nell’edificio, assegnargli una sezione e trovargli un posto dove stare.
L’accoglienza è un metodo di lavoro complesso, è un modo di essere dell’adulto, è un’idea chiave del processo educativo”. Dal “Diario dell’accoglienza” di Gianfranco Staccioli
Il progetto accoglienza parte dall’esigenza di rassicurare e guidare il bambino verso la scoperta di uno spazio emotivo di relazione e ricerca.
L’ingresso a scuola dei “nuovi” bambini, ma anche il rientro degli “habitué”, coinvolge le sfere più profonde dell’emotività e dell’affettività.
È un evento atteso e temuto ed è proprio per questo che dobbiamo prestare attenzione ed essere consapevoli che inserire i bambini nella scuola dell’infanzia vuol dire accoglierli insieme ai loro genitori, condurli per mano alla scoperta della nuova scuola, dei suoi ambienti, aiutarli a stabilire relazioni con adulti e coetanei, per vivere un’esperienza scolastica piacevole e stimolante.
Con le attività delle prime settimane facciamo trasparire lo stile educativo e relazionale che ci accompagnerà anche nel corso di quest’anno.
Narrazione, drammatizzazione, espressione grafica e musicale, struttura rassicurante sono le parole chiave con le quali abbiamo iniziato.
sono i racconti che ci hanno permesso di dare
Il progetto ambientamento si è concluso con l’ultima settimana di settembre a livello organizzativo, per poter proseguire con le altre unità di apprendimento, ma rimane trasversale e costante l’attenzione al singolo e al gruppo.
Il giorno 2 ottobre, abbiamo poi preparato una festa speciale pei nostri nonni che sono anche i nostri Angeli Custodi con la storia, la canzone, la poesia e il lavoretto.
Li abbiamo invitati per un bellissimo e divertente momento conviviale.